Sono un design leader
freelance e coordino progetti di comunicazione visiva.

Mi occupo di guidare team interni ad agenzie e studi di design o di formare squadre su misura per aziende e organizzazioni.

Cosa fa un design leader 

GUIDA IL TEAM

Mi interfaccio considerando le capacità e le ambizioni dei singoli. In questo modo si lavora sugli equilibri che rendono competitivo il gruppo di lavoro .

CREA UNA VISIONE

Condivido una direzione creativa stabile rendendo la progettazione autonoma fino al raggiungimento delle fasi più avanzate.

FACILITA I PROCESSI

Ottimizzo il lavoro regolamentando il sistema di feedback, gestendo i rapporti interni e coordinandomi con gli altri team.

RIDUCE
GLI ATTRITI

Limito gli attriti individuando le qualità dei singoli, accrescendone il potenziale attraverso la formazione interna. 

CREA LEGAMI

Instauro un rapporto con i clienti e con gli altri stakeholder, fornendo al mio gruppo di lavoro tutto ciò di cui ha bisogno.

SEI UN’AGENZIA O UNO STUDIO DI DESIGN

Affidandomi un intero progetto posso coordinare team di lavoro gestendo la direzione creativa, regolamentando i flussi interni ed esterni di feedback e occupandomi del rapporto con il cliente.

Delega nuovi progetti e amplia il tuo business

PM e creative director in un’unica figura

Introduci metodologie di design thinking

SEI UN’AZIENDA O UN’ORGANIZZAZIONE

Lavoriamo insieme per identificare nuove attività di comunicazione, formando una squadra ad hoc che risponda alle tue esigenze strategiche. Un pacchetto che unisce creatività e project management.

Delega nuovi progetti e amplia il tuo business

Affidati ad un team pensato su misura per te

Procedi per step misurando i progressi

Reviews

Reviews ✺

Agenzie e studi di design

Massimiliano Mauro
Founder MMXX Studio

Del lavoro di Matteo ho apprezzato in primo luogo la capacità di prendere in consegna le operazioni e di delegare a sua volta gli altri.
Il suo essere un passo avanti rispetto a quello che stava per succedere è decisamente un aspetto che mi ha dato molta tranquillità, potevo dimenticarmi di leggere una email perché sapevo che qualcuno l’aveva già fatto.

  • Inizialmente mi sono chiesto se saremmo riusciti ad amalgamarci come gruppo. Verticalmente sul rapporto con Matteo non ho mai avuto grossi dubbi, abbiamo avuto occasione di discutere il lavoro prima della partenza e tra di noi c’era già stata sintonia in passato.

    Ho avuto piuttosto un dubbio a progetto iniziato riguardo al suo approccio proattivo, solitamente la nostra fase iniziale prevedeva un maggior scambio con il cliente, in questo caso Matteo aveva già svolto una parte di ricerca introducendo di conseguenza una nuova metodologia.

    Partendo con una nuova persona all’interno del team, ho chiesto agli altri collaboratori di comportarsi come figure indipendenti, preparandosi a lavorare seguendo un nuovo mood e non come squadra pre-costruita. Il feedback è stato consequenziale, sia cliente che Francesca [collaboratrice n.d.r.] si sono dimostrati soddisfatti del nuovo approccio progettuale.

    Del lavoro di Matteo ho apprezzato in primo luogo la capacità di prendere in consegna le operazioni e di delegare a sua volta gli altri.

    Il suo essere un passo avanti rispetto a quello che stava per succedere è decisamente un aspetto che mi ha dato molta tranquillità, potevo dimenticarmi di leggere una email perché sapevo che qualcuno l’aveva già fatto.

    Ritrovarlo in call cinque minuti prima ad aspettare che il cliente arrivasse, vuol dire essere in grado di calcolare con efficacia i propri tempi 🙂.

    Cosa avrei fatto diversamente?
    Lato cliente nulla, dal punto di vista interno, visto un contesto non chiarissimo e una fase di onboarding frenetica, avremmo potuto affinare alcuni passaggi e approfondire la conoscenza di parte del team.

    Una soluzione per il futuro potrebbe essere quella di Incrementare i momenti di confronto interno durante la settimana.

    Sicuramente eviterò di consigliare Matteo ad altre persone per aumentare le possibilità di collaborazioni future 😎

Elena Ripamonti
Innovation&Change coach

Entrambi ci siamo focalizzati in maniera naturale sullo stesso obiettivo rendendo più semplice per il gruppo raggiungere il proprio traguardo.

  • Il mio dubbio era: riusciremo ad entrare in sintonia?

    Quando mi hanno detto che avrei dovuto collaborare con un designer per un hackathon, ho subito pensato: troveremo un punto d’incontro? E subito dopo: riuscirà ad entrare in sintonia con il gruppo e trovare le giuste misure per supportare i partecipanti senza sostituirsi a loro?

    Tutto è cambiato quando ci siamo sentiti nella nostra prima call, subito in sintonia, sentivo che questo problema di affinità tra noi due non ci sarebbe stato, una misura che Matteo è riuscito a trovare anche con il team, raccogliendo le idee di tutti e trasformandole in un prototipo che li rappresentasse a pieno.

    L’aspetto che mi è piaciuto di più della nostra collaborazione è la spontaneità con cui si è sviluppato il rapporto tra di noi. È venuto tutto in maniera facile e spontanea nonostante provenissimo da ambienti ed esperienze differenti.

    Entrambi ci siamo focalizzati in maniera naturale sullo stesso obiettivo rendendo più semplice per il gruppo raggiungere il proprio traguardo.

    Matteo è riuscito ad inserire le sue competenze di project manager all’interno di un processo fatto di ascolto e coordinamento, permettendo ai partecipanti di ideare all’interno dell’hackathon il proprio prototipo.

Arianna Gaia
Strategist @Forestae

Ho apprezzato molto la capacità comunicativa di Matteo. Tutti gli step ci venivano raccontati di volta in volta rendendo chiare le operazioni che avremmo messo in piedi lungo il progetto.
Raccomanderei sicuramente Matteo per la sua affidabilità e precisione
Non penso mi farebbe fare brutta figura 🙂

  • I primi elementi di dubbio erano sicuramente legati ai costi della collaborazione. Avendo a che fare con un un budget già stabilito, l’inserimento di una figura aggiuntiva poteva essere vissuto come una criticità.

    Più nello specifico, ad esempio sul lavoro in team, non avevamo alcun dubbio, visto che si sarebbe trattato del secondo progetto insieme ed il primo era andato benissimo.

    In termini progettuali avevamo qualche paura in più. Ci siamo trovati nella condizione di dover strutturare la collaborazione sulla base di un brief non certissimo con il bisogno di capire se un’altra professionalità sarebbe stata realmente d’aiuto oppure no.

    A rafforzare questa considerazione c’era la consapevolezza che il coinvolgimento di un designer avrebbe potuto influenzare più step di progetto mentre noi stavamo prendendo in considerazione di inserire Matteo in una singola fase. Avrebbe funzionato lo stesso?

    Confrontandoci siamo riusciti a rispondere a gran parte delle nostre incertezze preliminari. Proprio durante il kick-off ci siamo venuti incontro sulle rispettive metodologie affrontando temi come tempistche, budget e punti di interesse.

    Rispetto al lavoro in team, ho apprezzato molto la capacità comunicativa di Matteo. Tutti gli step ci venivano raccontati di volta in volta rendendo chiare le operazioni che avremmo messo in piedi lungo il progetto. D’altra parte, in caso di poca chiarezza da parte nostra, Matteo non ha mai risparmiato interesse e capacità di richiedere chiarimenti in caso di necessità.

    Un altro dei punti di forza di Matteo è la sua organizzazione: un elemento fondamentale per poter sommare le possibilità e gli incastri di entrambe le parti.

    Cosa avrei fatto diversamente?

    Percorrendo al contrario il percorso fatto insieme, mi sarei focalizzata meglio sugli obiettivi di fine progetto. Per passare al livello successivo cosa dobbiamo ottenere?

    Le collaborazioni esterne portano sempre un contributo stimolante, ma se il brief non è chiaro si rischia di ottenere risultati non perfettamente a fuoco.

    A me piace lasciare molta liberta a chi collabora con noi, ma gli obiettivi devono essere chiari in modo che sia proprio l’aiuto esterno a scegliere come arrivarci.

    A lavoro iniziato ho notato alcuni elementi mancanti, questo mi fa riflettere che alcune informazioni erano poco chiare, proprio questa asimmetria informativa può diventare un punto di miglioramento dal quale ripartire.

    Raccomanderei sicuramente Matteo per la sua affidabilità e precisione.

    Non penso mi farebbe fare brutta figura 🙂

    È una persona onesta, focalizzata sulla riuscita del progetto: se un lavoro non è sostenibile perchè fuori dai suoi schemi o tempistiche, è il primo a riconsiderare il proprio contributo.

Dario Bologna
CEO @Disrules

La parte di lavoro che più mi ha entusiasmato è stato il brand sprint condotto da Matteo. È stato fighissimo, ho pensato immediatamente: “dovevo farlo prima”.

Non avevo mai avuto un approccio di questo tipo su progetti che riguardassero la mia realtà.

  • Fin dall’inizio sono stato determinato nel voler realizzare questo progetto. La realizzazione del nostro website è una deadline che ho sempre rimandato.

    Avevo a disposizione tutti i materiali grezzi, e sapevo che selezionarli e metterli in ordine sarebbe stato complicato. Ovviamente mi aspettavo di essere più preparato. Dover prendere delle decisioni riuscendo a sintetizzare è stata la parte più difficile.


    La parte di lavoro che più mi ha entusiasmato è stato il brand sprint condotto da Matteo. È stato fighissimo, ho pensato immediatamente: “dovevo farlo prima”.

    Non avevo mai avuto un approccio di questo tipo su progetti che riguardassero la mia realtà. Ho sempre avuto chiaro che “cosa fossi come singolo” mentre la visione di studio era rimasta un punto mai veramente a fuoco.

    Matteo è riuscito con gli strumenti giusti a tirare fuori la nostra identità. Quando dopo il workshop ho visto il nostro brand manifesto ho detto: “Ecco, questi siamo noi”.

    Non se lo è inventato Matteo, queste cose le abbiamo tirate fuori noi.

    Per quanto riguarda la fase di design vera è propria, mi è piaciuto il coinvolgimento e l’attività di hot or not, che ci ha permesso di individuare la direzione creativa corretta.

    Uno spunto di miglioramento potrebbe essere una chiusura di lavorazioni più a portata di tutti, con una guida e un on-air del prodotto digitale abbordabile anche per i meno “esperti”.


    Ho già raccomandato Matteo a realtà del mio settore, l’aspetto che più ho spinto per raccontare la sua persona è l’attività di workshop preliminare. Un processo che oltre ad essere stato molto costruttivo, ci ha dato la possibilità di iniziare a presentare lo studio in maniera più coerente di quanto facessi prima di incontrarci.


Aziende e organizzazioni

Andrea Mazzola
CEO Olivetti per Tutti

L’aspetto che più di tutti mi ha colpito all’interno della nostra collaborazione è stato il team che Matteo è riuscito a costruire, parlo sia delle persone scelte esternamente, sia del lavoro fatto per motivare e unire la nostra squadra interna, creando un clima di positività che ci ha permesso di raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati.

  • I miei dubbi erano legati all’investimento, non sapevo quali risultati avrei ottenuto.

    Grazie agli obiettivi raggiunti a fine progetto, posso dire di aver risolto ogni mia paura riguardante il ritorno economico e di aver scoperto l’importanza del fattore umano; è forse grazie a quest’ultimo che Olivetti per Tutti ha raggiunto i risultati più importanti.

    All’inizio ciò che mi preoccupava di più era l’organizzazione del lavoro, tutto ciò che avremmo dovuto fare noi come team interno, nel primo periodo si è rivelato impegnativo ma grazie all’apporto di una figura come Matteo le cose si sono messe apposto.

    Le sorprese sono arrivate quando il rigore e l’organizzazione progettuale hanno portato a dei risultati che non erano sicuramente certi, con il tempo ho capito qual’era la mole di lavoro reale, che ad ogni azione corrispondeva un risultato concreto ed è grazie a questo che Olivetti per Tutti è cresciuto, soprattutto in termini di visibilità, si è fatto conoscere da importanti realtà e non parlo solo di numeri ma di presenza complessiva nel digitale, che era esattamente quello che avevamo concordato a inizio progetto.

    Ma l’aspetto che più di tutti mi ha colpito all’interno della nostra collaborazione è stato il team che Matteo è riuscito a costruire, parlo sia delle persone scelte esternamente, sia del lavoro fatto per motivare e unire la nostra squadra interna, creando un clima di positività che ci ha permesso di raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati.

    Conoscevo già Matteo, ma questo progetto ci ha permesso di conoscerci professionalmente, una persona versatile, curiosa, che si appassiona quello che fa.

Carlo Alberto Danna
CEO Morsy

Matteo lavora come se fosse parte del team da molto più tempo, si vede che ci tiene ed è questo l’aspetto che preferisco del nostro rapporto.
C’è poi la precisione e la velocità che ha nel lavorare, una metodologia che Matteo ha applicato seguendo le mie esigenze. È stato il metodo ad adeguarsi ai miei bisogni, permettendomi di risparmiare tempo.

  • La disorganizzazione e il timore di non entrare in sintonia erano i miei dubbi principali, soprattuto trattandosi di una figura esterna al team.

    È stato proprio il metodo che Matteo ha applicato fin da subito a rendere estremamente comoda la collaborazione, anche da remoto.

    Oltre a tener traccia delle lavorazioni, a far la differenza è stata la capacità di sviluppare una comunicazione in linea con un’identità sviluppata negli anni, renderndola più matura e in linea con il messaggio che vogliamo lanciare alle aziende con cui collaboriamo.

    Matteo lavora come se fosse parte del team da molto più tempo, si vede che ci tiene ed è questo l’aspetto che preferisco del nostro rapporto.

    C’è poi la precisione e la velocità che ha nel lavorare, una metodologia che Matteo ha applicato seguendo le mie esigenze. Pur sapendo di non essere li cliente perfetto 😊, è stato il metodo ad adeguarsi ai miei bisogni, permetendomi di risparmiare tempo.

    Raccomando Matteo come professionista e i motivi sono quelli che ho elencato sopra: l’abilità nell’organizzare il lavoro, la professionalità e ovviamente la capacità di fare il suo mestierie di comunicatore, quindi non solo il modo in cui lavora ma anche l’attenzione per il contenuto finale.

Francesca Martino
Responsabile marketing Green Pea

Con i propri strumenti, Matteo ha dimostrato grande chiarezza di impostazione identificando in maniera ben tarata quali fossero le azioni da affrontare. Sotto l’aspetto umano ho apprezzato la capacità di inserirsi in un team di lavoro precostruito e il suo ritararsi su alcuni metodi in riferimento alle persone che aveva sedute al tavolo con lui.

  • Nel momento in cui stavamo ipotizzando una collaborazione con Matteo, erano due gli elementi di incertezza presenti all’interno dei nostri uffici: prima di tutto i tempi, sapevamo che almeno inizialmente ci sarebbe voluto qualche passaggio in più per allineare le reciproche timeline, in secondo luogo l’inserimento di una figura coordinatrice esterna che avrebbe dovuto avere sia competenze grafiche che di gestione del progetto.

    Dubbi che si sono sciolti con la costruzione da parte di Matteo dei primi file organizzativi, un elemento di rassicurazione per tutta la squadra che ha visto fin da subito nascere uno strumento di lavoro condiviso studiato per tenere le fila del progetto.

    Con i propri strumenti, Matteo ha dimostrato grande chiarezza di impostazione identificando in maniera ben tarata quali fossero le azioni da affrontare. Sotto l’aspetto umano ho apprezzato la capacità di inserirsi in un team di lavoro precostruito e il suo ritararsi su alcuni metodi in riferimento alle persone che aveva sedute al tavolo con lui. Un onboarding che ha avuto sicuramente le sue asperità iniziali ma che grazie a questa capacità di adattamento non ha in alcun modo ostacolato la macchina organizzativa.

    Raccontando il suo ruolo di facilitatore di processi di design, ho già consigliato Matteo ad altri colleghi, a persone che hanno necessità di coordinare più team e fornitori, bisognose di una persona in grado di accelerare i processi riducendone le inefficienze.

RECENT POSTS

DANTE Podcast

Un audio-esperimento registrato in metropolitana a inizio settimana.